Un breve report dal Grand Italian Trail, fra Piemonte e Liguria: da Barge (CN) a Passo dei Giovi (GE)
Ecco un breve report, utile per chi ha intenzione di percorrere questo settore del GIT, scritto da Michelino Giordano che lo ha percorso con degli amici lo scorso anno, durante alcuni weekend, sfruttando il treno o l’auto vista la relativa vicinanza a casa.
Questo settore complessivamente misura 500 km con 14.350 m di dislivello positivo, quasi tutto ciclabile e scorrevole anche in modalità bikepacking. Si attraversano diverse vallate piemontesi: Valle Po, Varaita, Maira, Stura e Vermenagna per poi inserirsi a Limone nella Via del Sale e lasciarla per percorrere parte dell’Alta Via dei Monti Liguri.
Giordano e gli amici Alberto e Luciano hanno seguito fedelmente la traccia del GIT che trovate qui, salvo due brevi deviazioni citate nel resoconto.
FOTO E TESTO DI GIORDANO MICHELINO
Barge – Melle | 42 km 1460 m D+
” Siamo partiti per questa prima tappa da Barge, per dirigerci alla Colletta, passando per Montescotto. Scesi a Paesana, dopo un breve tratto verso Sanfront siamo saliti al Rifugio San Bernardo per poi arrivare al Colle Gilba, qui abbiamo affrontato qualche pezzo con bici al fianco a causa dei tratti ripidi e fondo sconnesso.
Dal Colle, discesa verso Borgata Danna su asfalto fino a quota 1080m, dove parte una sterrata in leggera salita che porta alla Madonna delle Betulle. Poco oltre la traccia GIT che scende a destra sul sentiero (inizialmente discreto), diventa sempre più impraticabile causa rovi e fogliame. Dopo diversi tentativi nel trovare il sentiero giusto siamo tornati indietro, proseguendo su strada fino al ponte sul torrente Varaita e quindi brevemente su SP8 fino a Melle.
Abbiamo trovato posto da dormire alla Locanda “I Chimi” a Frassino, 5km a monte di Melle, posto carino e ottima accoglienza.
Melle – Ponte Marmora | 55 km 1850 m D+
Dal paese si sale su sterrato fino al Santuario di Valmala (bella alternativa alla strada asfaltata che sale partendo dal ponte a valle di Melle), si continua poi verso il Colle della Ciabra sulla panoramica strada dei Cannoni e si giunge al Colle Sampeyre.
Dal Colle vi sono due possibilità:
- Seguire la traccia Gps del GIT proseguendo verso il Colle della Bicocca, ed arrivati a Grange della Costa scendere ad Elva.
- Scegliere una via più rapida e su asfalto, come quella da noi percorsa, dal Colle Sampeyre al Colle della Cavallina e quindi ad Elva.
Da Elva si segue l’esposta strada asfaltata fino a valle, per salire poi brevemente fino a Ponte Marmora.
Ponte Marmora – Demonte 70 km 2080 m D+
Da Ponte Marmora, superare il bivio per Canosio e poco oltre seguire la pista da fondo, dopo circa 3 km la strada inizia a salire sulla sinistra fino ad arrivare al colle San Giovanni. Discesa fino a Canosio e risalita prima su asfalto poi su sterrato fino al Colle del Preit.
Noi abbiamo deviato al Rifugio Gardetta per pausa pranzo, quindi siamo ritornati sulla traccia e abbiamo raggiunto il colle Saslas Blancias. Anche da qui avrete due possibilità:
- Salire per pochi metri fino in cima al colle e scendere su comoda strada sterrata fino a Pietraporzio per portarsi sulla destra idrografica della Stura e seguire la strada, prima sterrata poi asfaltata, fino a Festiona ( Demonte). Itinerario da me percorso.
- Seguire la traccia GIT che prosegue verso i Colli Cologna – Margherina e scendere nel vallone della Madonna. La discesa è molto bella ma nella seconda parte è tecnica, con fondo smosso e non propriamente adatta a bici con borse.
Da Sambuco attraversate la SS21 per portarsi sulla destra orografica della Stura, che va seguita fino a Festiona (Demonte).
Demonte – Limone | 45 km 1400 m D+
Tratto prevalentemente su asfalto, da Festiona al Colle Madonna del Colletto (qui troviamo un altro biker Spagnolo con borse che percorreva anche lui il nostro percorso fino a Limone). Scesi a Valdieri, pedaliamo sulla SP22 per circa 3 km. Sostiamo per il pranzo a Roaschia e saliamo fino a Colle delle Goderie e Colle di Prarosso. Discesa a Vernante e da lì sulla trafficata SS20 fino a Limone. Percorreremo il prossimo tratto in un altro periodo!
Limone – Rifugio Sanremo | 55 km 1980 m D+
Arriviamo in treno a Limone partendo da casa. Una volta ritirate le chiavi del Rifugio Sanremo da Bottero Sport e saliti su asfalto fino al colle Tenda, facciamo una pausa caffè a “le Marmotte” e pedaliamo lungo la Via del Sale. Transitati al panoramico Passo della Boaria e giunti al Rifugio Don Barbera ci fermiamo per pranzare. Di nuovo in salita si ragiunge la massima quota della giornata, lasciamo poi la Via del Sale e raggiungiamo il Rifugio Sanremo per pernottare.
Rifugio Sanremo – Bardineto | 78 km 1560 m D+
Partiti dal Sanremo raggiungiamo in leggera salita le pendici sommitali del Monte Frontè. Un po’ per distrazione ed un po’ spaventati da alcuni maremmani incavolati a difesa del gregge, abbiamo sbagliato il percorso trovandoci oltre il bivio di discesa verso il colle del Garezzo. Considerando che tornare indietro sarebbe stato più pericoloso, abbiamo tagliato per prati fino a raggiungere la traccia a quota 1650, lungo la strada che conduce a San Bernardo di Mendatica.
Proseguito quindi su asfalto fino al Colle di Nava e risaliti al Colle di Caprauna imbocchiamo la lunga discesa fino ad Ormea. Raggiungiamo poi Garessio e colle San Bernardino, da qui a sinistra sterrato fino al colle Scravaion. Pernottiamo a Bardineto all’Agriturismo Oddone.
Bardineto – Altare | 45 Km 1000 m D+
Risaliti verso il Giogo di Giustenice, deviamo a sinistra su sterrato verso il Colle del Melogno. Breve tratto su asfalto fino a dopo il Ristorante Din dove si gira a destra su una sterrata che con parecchi saliscendi porta a Pian dei Corsi (tratto evitabile proseguendo diritto al Ristorante Din su SP15 e poi 23). Arrivati a Colle San Giacomo si scende fino ad Altare. Noi abbiamo lasciato l’itinerario ufficiale per raggiungere la vicina stazione di San Giuseppe di Cairo per tornare a casa.
Altare – Passo del Faiallo | 61 km 1650 m D+
Riprendiamo il percorso qualche settimana dopo e giunti ad Altare saliamo subito sulla SP 12, poco trafficata. Dopo circa 9 km prendiamo una variante a sinistra in direzione Rifugio Cascina Miera, per 3 km, poi torniamo nuovamente sulla SP12 per lasciarla poco dopo svoltando a destra su una variante sterrata. Entrambe le varianti si evitano seguendo la traccia GIT e accorciando il percorso, che arriva comunque Montenotte superiore.
Sempre su asfalto raggiungiamo Pontinvrea, Passo del Giovo e Sassello. Dopo Palo, proseguiamo fino a Borgo della Ferriera e Vara inferiore. Da qui, anziché seguire la traccia e percorrere asfalto fino al Passo del Faiallo, svoltiamo a destra e raggiungiamo il Rifugio Nuvola sul Mare su sterrato, attraversando dei bei posti isolati. Unica pecca, l’ultimo km circa si percorre spingendo la bici, 20/30 minuti.
Passo del Faiallo – Passo dei Giovi | 52km 1350 m D+
Partiamo dal Rifugio e in poco tempo siamo al Passo del Faiallo, da qui discesa sulla panoramica SP73 fino a Masone. Risaliti ai Piani di Praglia e discesi ad Isoverde, facciamo una sosta al B&B Casa Torre, poco prima di Pietralavezzara, dove scambiamo quattro chiacchiere con Claudio Simonetti. Claudio è un importante punto di riferimento per chi percorre l’AVML, sempre disponibile, gestisce Alta Via info 24h e si occupa della segnaletica del percorso ciclabile. Sotto sua indicazione, giunti a Paveto, aggiungiamo un altro breve tratto di sterrato per poi arrivare al Passo dei Giovi. “