Quante volte vi sarà già successo di scattare una fotografia e vedere che non era come nella realtà? Magari con colori un po’ spenti e senza contrasto? Tranquilli, non c’è nulla di cui preoccuparsi, è normale. Per quanto mi riguarda ogni foto ha bisogno di una minima elaborazione al pc. E oggi vi spiegherò il mio metodo di lavoro.
Testo e foto di Yari Ghidone.
A me piace molto scattare foto e ogni volta preso dalla foga del momento ne scatto troppe. Troppe foto che non avrò mai il tempo di elaborare e nessuno avrà mai voglia di vedere. Bisogna imparare ad essere un minimo sintetici, anche se non è facile e a me spesso succede di selezionarne qualcuna in più. Ed è proprio in questo momento che ci viene in soccorso un ottimo programma della famiglia Adobe: Lightroom. Fondamentalmente è un mini-photoshop grazie al quale possiamo gestire centinaia di foto tutte insieme in maniera molto più veloce di come potremmo fare con il fratello maggiore. Contiene le modifiche principali di cui ha bisogno una foto: esposizione, bilanciamento del bianco, saturazione, contrasto, ecc…
La selezione
Ma facciamo le cose con calma. Quando arrivo a casa con le mie centinaia, se non migliaia di foto, mi occupo prima di fare una selezione nella “Libreria”. Questo potentissimo programma ci permette di dare dei colori e delle valutazioni alle foto. Inizialmente faccio una prima cernita di foto con il colore rosso (ce ne sono diversi: blu, verde, giallo, ecc…) e successivamente, se sono ancora troppe, do una valutazione che può andare da 1 a 5.
Post-produzione
Una volta selezionate le mie 20, 50, 100 foto inizia la parte che preferisco, ovvero quella dell’elaborazione (Sviluppo). E qui vorrei soffermarmi un attimo, perchè spesso e volentieri sento dire che nelle mie foto non rappresento la realtà. Beh, ogni tanto forse è vero, ci si fa prendere la mano e si esagera con la postproduzione, ma attenzione perchè ogni foto, quando scattiamo in formato jpeg, subisce una elaborazione istantanea. Differentemente, se scattiamo in formato Raw (file più pesante perchè contiene più informazioni) la foto sarà piatta, perchè ogni valore è azzerato. Un bel tramonto o un bel cielo blu avrà colori scialbi e un basso contrasto… in poche parole una foto “che non dice niente”. Sarà poi compito nostro accendere l’immagine modificando i vari valori.
Il mio consiglio è quello di provare molto, i gusti non sono uguali per tutti e solo col tempo capirete qual è il vostro metodo di lavoro migliore.
I colori
Io generalmente modifico il bilanciamento del bianco, apro un po’ le ombre, abbasso un po’ le luci, modifico il contrasto creando una curva ad S lavorando sui 4 livelli (luci, colori chiari, colori scuri, ombre), alzo la vividezza (la preferisco alla saturazione perchè meno invasiva), alzo la saturazione di ogni canale in base ai colori che voglio far risaltare di più, correggo l’aberrazione cromatica (che io non sopporto, per fortuna LR ha uno strumento per correggerla molto veloce e allo stesso tempo preciso) e infine correggo la vignettatura. Il contrasto lo si puó modificare anche dalla voce ‘contrasto’ ovviamente, ma penso che modificando i valori della ‘curva di viraggio’ si abbia maggiore controllo e precisione.
Molte mie foto scattate al tramonto vi sembreranno scure ma ci tengo a precisare che è una cosa voluta in modo tale da non bruciare le luci del cielo e successivamente recuperare le ombre. Molto meglio sottoesporre che sovraesporre, le ombre si possono recuperare, le luci bruciate no…
Foto notturne
Nelle foto notturne dove si scatta a diaframmi aperti e la vignettatura aumenta la correggo, mentre in altre foto scattate di giorno è un effetto che mi piace e spesso la aggiungo di proposito. Come ogni cosa bisogna fare attenzione a non esagerare, sia con la vignettatura e sia per gli altri effetti. Ogni foto ha un suo limite, dipende molto dalla macchina fotografica con sui si scatta. E’ normale che il file di una reflex full frame sia molto più lavorabile di una foto scattata col telefono (e con questo non voglio assolutamente sottovalutare gli smartphone di ultima generazione, anzi, hanno un potere immenso!).
Contrasti di luce
Spesso succede di trovarsi di fronte a situazioni in cui nell’immagine ci sono zone più luminose da scurire o al contrario zone più chiare da scurire. Se modificare i valori di Luci/Ombre non basta, Lightroom ha alcuni strumenti molto interessanti per lavorare solamente alcune zone della nostra foto: il filtro graduato, il filtro radiale e il pennello di regolazione.
Sono molto simili fra di loro come effetto finale, ma si usano in base alla foto che abbiamo davanti a noi: il filtro graduato serve per applicare una determinata modifica sfumando l’effetto (per esempio io lo uso nelle foto al tramonto per schiarire la parte bassa più scura), il filtro radiale serve per applicare l’effetto in una zona circolare, mentre il pennello serve per applicare l’effetto dove vogliamo…
Bianco e nero
Probabilmente molti di voi, come me, amano le foto in bianco e nero e anche loro vanno trattate in un certo modo…
Purtroppo non basta azzerare la saturazione, ma serve lavorare sui canali di ogni colore (una foto scattata sulla neve avrà molto blu, una scattata nel bosco avrà molto verde/giallo, ecc…) e lavorare sulle curve di livello per creare un buon contrasto e rendere un bianco e nero spento un b/n ‘croccante’…