Dopo mesi passati a studiare tracce e sentieri, grazie anche all’aiuto di amici e frequentatori di bikepacking.it, si passa alla fase 2, la fase più bella di tutto il progetto, quella dove c’è da testare il percorso.
In tutti i progetti il passo più difficile da compiere è il primo e io il primo passo, seppur piccolo, l’ho fatto con questo viaggio. Per la prima volta ho messo le ruote sul Grand Italian Trail.
La parte che ho testato è stata da San Pellegrino in Alpe fino a Pracchia passando per il Passo del Giovo, l’Abetone e il Corno alle Scale.
Dopo aver passato mesi a studiare tracce e sentieri, grazie anche all’aiuto di amici e frequentatori di bikepacking.it, sono passato alla fase 2, la fase più bella di tutto il progetto, quella dove c’è da testare il percorso.
Con me avevo tutto il necessario per poter dormire in tenda e in effetti è quello che ho fatto. Lungo il percorso però sono presenti numerose strutture dove potersi fermare a dormire.
La bicicletta che ho usato è una Bombtrack Beyond+ custom montata con ruote da 29 pollici e forcella con escursione 120 mm (sarà a breve oggetto di una recensione). La scelta dell’utilizzo di questa bici deriva dalla tipologia del tracciato affrontato. Questo porzione di itinerario, ma anche in generale tutto il Grand Italian Trail, si sviluppa lontano dall’asfalto su fondi che a volte possono risultare mediamente tecnici. Siamo quasi sempre vicini alla cresta della montagna e, non di rado, l’itinerario passa proprio sulla sommità. Avere una bicicletta confortevole e con una certa propensione alla discesa non guasta.
A livello logistico mi sono spostato grazie alla ferrovia. Partito dalla stazione di Casteluovo di Garfagnana e rientrato dalla stazione di Pracchia. Non nascondo la fatica durata sulla salita del San Pellegrino in Alpe, prezzo da pagare per andare a raggiungere il tracciato.
Partito presto la mattina da Castelnuovo di Garfagnana sono riuscito ad arrivare con un ritmo molto blando all’Abetone alle 5 del pomeriggio dove un temporale mi ha fatto rinunciare a salire verso la Croce Arcana. Mi sono fermato a dormire al Campeggio Bucaneve.
Il giorno seguente sono arrivato all’ora di pranzo a Pracchia e anche in questo caso un nubifragio mi ha stoppato e fatto dirigere direttamente alla stazione ferroviaria in direzione casa.
Lungo il percorso sono molti i posti per mangiare ed i punti dove prendere l’acqua.
I punti scarsamente ciclabili sono:
6 km all’altezza del Monte Uccelliera
2 km dal passo dello Strofinatoio verso il Monte Gennaio
Asfalto 25%
Sterrato 75%