Il raduno europeo dei cicloviaggiatori
BAM e bambino condividono la medesima radice. E chi è stato o andrà al B.A.M. nel 2018, un po’ bambino ritornerà. Approda a Mantova uno dei più importanti appuntamenti ciclistici d’Europa. Per chi non conoscesse la kermesse, posso dirvi che è una delle “tasse da pagare” se volete considerarvi un ciclista 2.0.
Oltre alle salite della leggenda, i criterium, i single track, le granfondo, le gincane, i dietro motore, i fuori soglia, le fiere di settore, il B.A.M. è un appuntamento da non perdere. Gli appassionati attendevano con trepidazione l’annuncio. Dopo l’edizione inaugurale a Livigno e due a Noale (Ve), Andrea Benesso ed Eleonora Bujatti insieme al loro staff, hanno deciso che sarà la città lombarda, patrimonio dell’UNESCO ad ospitare la quarta edizione.
Cosa troveremo questa volta? Oltre ai percorsi tracciati, alla pedalata gourmet, alla musica, la presentazione di libri, racconti, incontri con ciclo viaggiatori europei, l’abbraccio coi tanti amici conosciuti magari virtualmente sui social e che qui si siedono allo stesso tavolo per bersi una birra, la condivisione, lo spiazzo per le tende– sì perché in molti arriveranno direttamente in bicicletta e si accamperanno nell’area attrezzata per una tre giorni all’insegna dell’avventura a 360°- ci saranno delle sorprese.
Me lo conferma Andrea che insieme alla sua crew ormai rodata, in quei giorni si aggirerà tra palco, sella, banchetti e non si tirerà indietro per accogliere le richieste dei partecipanti.
Nel 2018 si punterà molto sul rapporto con l’estero con l’intento di far conoscere oltre i patri confini, l’Italia del pedale, della cultura, della gastronomia, dei paesaggi mozzafiato e dello stile che ci rende famosi in tutto il mondo. A ottobre infatti il B.A.M. andrà in Provenza. Forti le collaborazioni con la Francia ma pure con Slovenia e Croazia che in futuro potranno sbocciare e consolidarsi in nuove proposte.
Avremo più musica e racconti. I piccoli artigiani, che hanno trovato posto fin dall’inizio, avranno il loro spazio ma Benesso sta cercando di portare anche qualche nome importante internazionale a Mantova. I momenti di incontro saranno tanti e le occasioni di far divertire mogli e fidanzate con bimbi al seguito, non mancheranno. Insomma, un raduno non solo per addetti ai lavori e patiti, anzi.
Dopo due edizioni a Noale, c’era la voglia di cambiare, di offrire una location nuova, uno scenario mozzafiato per il cuore del B.A.M., la piazza attrezzata che si appronterà.
Era giunto il momento di rendere più “centrale” l’evento, facilitando gli appassionati della Lombardia, dell’Emilia Romagna, del Piemonte, della Toscana e di tutti i territori che si trovavano un po’ troppo lontani dal nord est. Non solo estero ma anche la voglia di “fare cultura a pedali” in modo efficace.

Gli ingredienti per la buona riuscita di questo appuntamento non mancano. Se ancora non siete convinti, ecco di seguito il decalogo del partecipante appassionato:
Regola numero uno: al BAM, “i fighi” ci arrivano pedalando, con la tenda al seguito e su una bicicletta ben rodata, con alle spalle almeno un paio di viaggi e con la religione della birra come integratore. Regola numero due: al BAM la barba è la benvenuta e i peli pure.
Regola numero tre: al BAM le maglie e i look “particolari” ma efficaci sono apprezzati.
Regola numero quattro: al BAM l’acqua è bandita e relegata solo alla doccia o alla pedalata gravel di 100 o 150 km.
Regola numero cinque: al BAM gli amici pelosetti sono i benvenuti e i più fotografati.
Regola numero sei: un partecipante del BAM ha un profilo social.
Regola numero sette: al BAM le amicizie virtuali si trasformano in reali.
Regola numero otto: al BAM la filosofia della lentezza è declinata a culto.
Regola numero nove: al BAM nessuno si allena per andare più veloce ma per arrivare più lontano. Il motto infatti è “FAR NOT FAST”.
Regola numero dieci: Al BAM scherziamo, non ci sono regole, solo divertimento, rispetto reciproco, collaborazione, amore.
Al B.A.M. si ritorna un po’ bambini. Fuori dalla tenda o seduti in cerchio sul prato, invece delle storie dei fantasmi ci si raccontano le esperienze di viaggi, pedalate, i progetti, i sogni. Invece delle “schifezze” si beve la birra, si ride e si lasciano da parte i pensieri. Si incontrano i viaggiatori, quelli veri, e si sgranano gli occhi ascoltandoli. Ci si fa coraggio e si traccia un itinerario. Alcuni proveranno a mettersi in sella per il loro primo cicloviaggio. Si assaggia cibo buono, si sperimenta, ci si lancia in nuove esperienze. In fin dei conti, non è mai troppo tardi per ritornare B.A.M.bini.
Cosa aspettate? Segnatevi le date: 18, 19, 20 maggio 2018, Mantova.
Tutto il resto è, come sempre, osteria. O Taverna.
Ulteriori informazioni: www.bameurope.it