Non devi bere per forza la terra
Un pezzo di attrezzatura che non riceve una adeguata attenzione è la borraccia. Ci preoccupiamo del peso dei nostri attrezzi, dei materiali delle nostre tende o delle borse e di tutto quello che portiamo dietro nei viaggi in bikepacking o nei semplici giri in bici.
La caratteristica comune di tutte cose?
Non finiscono all’interno del nostro corpo.
Anche se reso trito dai telegiornali estivi, bere è molto importante. Specialmente durante l’attività fisica.
Il nostro corpo crea l’energia che serve a sostentarsi (e pedalare) grazie a un processo chimico in cui l’acqua è un elemento fondamentale.
Oltre a questo condividerai sicuramente con noi la spiacevole sensazione di crampo e il pensiero verso le ultime 2 ore in cui non hai toccato la borraccia perché non sentivi sete.
Insomma, l’idratazione è un aspetto molto importante dell’andare in bici, ma pensi mai a effettivamente cosa stai bevendo?

Guardiamoci negli occhi, e in bocca
Sia su strada che su sterrato, le nostre borracce sono alla mercé degli agenti esterni: germi, terra, inquinamento e chi ne ha più ne metta.
Oltre alla manutenzione e sostituzione delle borracce, di cui parleremo nelle prossime settimane, la protezione delle borracce che abbiamo già durante i nostri giri è un elemento importante ma di cui ci dimentichiamo molto spesso.
Come abbiamo scritto sopra, il contenuto delle nostre borracce è letteralmente l’unica cosa che facciamo entrare nel nostro corpo a parte il cibo (che spesso è all’interno di buste di plastica ben chiuse in altre borse).
Che soluzione pratica c’è? La calotta.
Se stai pensando che la calotta sulle borracce fa immediatamente turista tedesco di 90 anni con le birkenstock e calzini in sella ad una elettrica non possiamo biasimarti.
Per come siamo abituati a livello estetico, la calotta – il pezzo di plastica che protegge la parte superiore della borraccia – non è proprio “in”.
Abbiamo riflettuto anche sul perché ma, come tutte le mode, non siamo arrivati al punto di inizio di questa che sembra essere una convezione consolidata.
Forse è lo stesso per i gilet catarifrangenti: forse fa un po’ boomer.
Vogliamo che ti chiedi una cosa: l’estetica può avere il prezzo della tua salute?
Ti metteresti una giacca antivento bellissima ma che fa passare tutta l’aria?
O una jersey super vintage e stilosa ma che ti fa soffocare dal caldo?
Ecco, neanche noi.
La calotta rende troppo “lento” l’abbeveramento? Guardiamoci un attimo negli occhi: quando è stata l’ultima volta che salvare 10 secondi ha fatto la differenza nei tuoi viaggi o nei giri del weekend?
Si può spruzzare l’acqua dalla borraccia?
Sì, con l’alta probabilità di bere un quarto dell’acqua che viene fuori – e comunque conta che l’acqua comunque passa attraverso i canali dove si può depositare terreno, sabbia, sostanze inquinanti etc.
Test sul campo
Nell’ultimo giro di più giorni che abbiamo fatto abbiamo voluto testare visivamente l’apporto della calotta, per evitare quella spiacevole sensazione di bere terra.
Abbiamo preso le nostre due borracce e siamo partiti per un percorso di asfalto, terra e fango e abbiamo cambiato posizione delle borracce un paio di volte per avere una esposizione effettiva agli elementi.
A fine giro la borraccia senza calotta era definitivamente più sporca, anche avendola sciacquata ad ogni sosta di rifornimento.
Quello che ci ha convinto di più però è stata la sensazione di berci qualcosa che non doveva esserci: terra e polvere.
Già a occhio nudo abbiamo visto una sostanziale differenza. Banale a dirsi, molto meno a farlo, con la calotta protettiva la borraccia (la Elite termica Nano Fly 0-100) è rimasta assolutamente pulita. Il vero test però è nell’uso.

Bere mentre si pedala è una skill assolutamente da imparare come bikepacker. Per i ciclisti più stagionati ed esperti può sembrare una banalità ma per chi inizia questo magico percorso può sembrare molto difficile e pericoloso staccare una mano dal manubrio e piegarsi a prendere la borraccia.
E lo è.
Cambiare posizione e mettere praticamente la testa a livello del manubrio non è una molto sicuro e ha bisogno di tanta pratica prima di farlo ad occhi chiusi – se ti senti nel gruppo dei principianti prova a farlo in strade senza traffico e a bassa velocità prima, con un pedale sganciato.
Presa confidenza con questa tecnica la calotta non interferisce: aggiunge un piccolo step in più, aprendola con il pollice e chiudendola premendo sul petto o sulla coscia. Si “perdono” forse 2 secondi in tutto.
La nostra borraccia a fine giornata

E la settimana successiva, dopo intenso lavaggio

La borraccia dotata di calotta di protezione

In conclusione: ripensa la calotta
Possiamo comprendere una ritrosia di base per la calotta, ma i suoi benefici travolgono la sua estetica non in linea con la moda in vigore.
Bere è una attività fondamentale e assolutamente essenziale durante i viaggi o i giri in bici.
Farlo senza ingerire tutti i germi, la sporcizia e lo smog è decisamente meglio oltre a preservare la nostra salute, per meno di un caffè.