Quale altro costruttore leader di mercato avrebbe avuto il coraggio di un debutto così sfrontato nel segmento gravel? Il dibattito tra ammiratori e detrattori è già iniziato. Le novità introdotte da Canyon con la nuova Grail sono infatti numerose.
All’origine del successo di Canyon, design, innovazione e tecnologie d’avanguardia fanno parte del DNA della marca tedesca. Quale altro costruttore leader di mercato avrebbe avuto il coraggio di un debutto così sfrontato nel segmento gravel? La funzionalità senza compromessi nel nome della performance, ecco il vero spirito Canyon. La Canyon Grail è scolpita all’immagine della rottura con la tradizione e il dibattito tra ammiratori e detrattori è già iniziato. Le novità introdotte da Canyon con la nuova Grail sono infatti numerose.

Il manubrio Hover
Cominciamo con l’elemento più visibile e indubbiamente più curioso: il manubrio Hover. Tutta la bici è stata costruita intorno a questo nuovo cockpit futuristico in carbonio. Con una penalizzazione di appena 120g sul manubrio H31 Ergocockpit della ciclocross Inflite, la barra superiore ha una capacità di flessione di oltre 7 volte superiore – grazie alla parte centrale particolarmente piatta e di piccolo spessore.
La barra inferiore, che garantisce la rigidità strutturale, permette al pilota di appoggiare i pollici per una presa più sicura sulle curve. L’obiettivo degli ingegneri Canyon era quello di ricreare un sistema equivalente ad una sospensione attiva (pensiamo al Future Shock di Specialized) e il risultato è sorprendente: provare per credere. Il feeling su strada resta ad alti livelli e in fuoristrada il sistema brilla per la sua efficacia. A geometria compatta, l’angolo di apertura laterale di 7,5° delle impugnature garantisce poi una maggiore stabilità conservando al tempo stesso il classico feeling alle leve freno.
Componentistica
Seguendo la stessa filosofia progettuale Hover, che letteralmente significa “librarsi in aria” e per garantire l’equilibrio necessario con l’avantreno, il reggisella VCLS 2.0 permette un’impressionante flessione verticale grazie alla sua costruzione in 2 pezzi. E come non parlare dei larghi pneumatici da 42mm tubeless a bassa pressione, che più di ogni altro elemento contribuiscono alla capacità della Grail di sorvolare con agilità e compostezza ogni tipo di fondo sconnesso.
Geometria
La geometria Gravel Pro della Grail è derivata direttamente dalla acclamata geometria Sport Pro della gamma Ultimate e favorisce una posizione di guida attiva. Inoltre, incorpora elementi fondamentali della gamma Endurace, per garantire il comfort sulle lunghe distanze. Il passo è lungo, oltre 40mm sulla taglia M rispetto ad un equivalente telaio Endurace, combinato a barre più larghe (440mm) e uno stelo di sterzo compatto. Il giusto mix per una guida agile e stabile allo stesso tempo. Canyon ha previsto ben 7 taglie differenti di telai dalla 2XS alla 2XL, che insieme all’utilizzazione dei cerchi 650B per le taglie più piccole garantiscono delle dinamiche di guida uniformi su tutta la gamma. Anche in salita le performance si annunciano spettacolari, con un peso del telaio di soli 830g per la Grail CF SLX in taglia M.
Guarnitura
Sorprende favorevolmente vedere la guarnitura. In controtendenza rispetto al mercato gravel ecco apparire una compatta 50 – 34t con una cassetta 11 – 34t, veramente una manna dal cielo. Come abbiamo avuto modo di testare, il monocorona sulle biciclette gravel appare decisamente un compromesso al ribasso.
Bikepacking style
Chi dice gravel oggi dice bikepacking. E non sorprende la scelta di Canyon di formare un partenariato con Topeak per la produzione di un set di borse specifiche alla Grail. Si tratta di una borsa di sella, una borsa di telaio e una borsa di manubrio a breve disponibili per trasformare la Grail in un bolide da viaggio inarrestabile per macinare chilometri e chilometri su ogni tipo di strada o sentiero. Al posteriore sono previsti inoltre attacchi per montare un parafango per un’utilizzazione tutto l’anno in ogni condizione.
La gamma Grail in carbonio é già disponibile, con prezzi a partire da 2199 € per la versione di base montata con Shimano 105, fino ai 4599 € per la Ultegra DI2 con ruote Reynolds in carbonio. Non ci resta che aspettare di provarla dal vivo per poter condividere con voi una recensione completa. Intanto, potete trovare sul canale Youtube di Canyon un simpatico video di presentazione della Grail: