La fiera e i dati presentati
Cresce la voglia di cicloturismo nel nostro Paese, a testimoniarlo sono i numeri della seconda edizione della Fiera del Cicloturismo, organizzata da Bikenomist, che si è appena conclusa a Bologna e che ha registrato 19.000 presenze, con una crescita quindi del 30% rispetto all’edizione milanese dell’anno precedente.
I dati di affluenza arrivano a ulteriore conferma del 3° rapporto Isnart-Legambiente presentato nella giornata di apertura dedicata agli operatori da cui emerge i cicloviaggiatori in Italia nel 2022 sono raddoppiati rispetto al 2019 arrivando a 9 milioni di presenze generando un impatto economico stimato in oltre 1 miliardo di euro.
La Fiera del Cicloturismo quest’anno ha quintuplicato la superficie utile che è stata occupata da 90 espositori in 60 stand di enti del turismo, tour operator, albergatori e noleggiatori di bici, registrando in pochi mesi il tutto esaurito, in particolare la presenza di molte regioni italiane assenti lo scorso anno e un notevole aumento di destinazioni straniere, che dimostra l’aumento della credibilità della manifestazione.
Accanto a questi, vi sono quei turisti mossi da altre motivazioni che trascorrono parte della vacanza utilizzando la bicicletta, sempre nello stesso anno si stimano siano stati quasi 24 milioni le presenze turistiche associabili a questo segmento, per una spesa sul territorio pari a quasi 3 miliardi di euro.

Cosa ci è rimasto
Girando per gli stand delle destinazioni ci sono balzate all’occhio varie cose.
La prima è la quantità di persone che sono venute a scoprire le novità dei percorsi cicloturistici, e non solo persone in età pensionabile. I giovani, e sopratutto le giovani coppie, sono stati decisamente presenti alla fiera e abbiamo visto più bici da “adventure” che da trekking sulle rastrelliere Shimano.
La seconda è la quantità di ciclovie presenti nel nostro paese. Da nord a sud sembra che ci siano percorsi in ogni provincia. I percorsi che abbiamo visionato sono pensati, ovviamente, per quel gruppo di cicloviaggiatori non “duri e puri”, ma sopratutto per chi una doccia ogni tanto vuole anche farsela. Ne parleremo più approfonditamente nei prossimi mesi nella sezione itinerari.
E’ stato molto interessato visionare i dati sullo sviluppo del progetto Eurovelo, di cui avevamo parlato gli scorsi mesi qui, sopratutto per quanto riguarda le modalità di “uso” che sarà possibile fare sul sito. Ci saranno infatti degli eventi e giri organizzati caricati direttamente sul sito in corrispondenza del segmento di ciclovia selezionato.

Il Bikepacking è il nuovo cicloturismo?
Quello di cui non ci siamo stupiti, invece, è stato come ormai il bikepacking non sia più un movimento di nicchia ma sia ormai pienamente abbracciato dal termine più ampio di cicloturismo.
Per chi vuole identificare i propri viaggi come avventure o spedizioni forse questo termine striderà un po’, ma ormai il “mercato” è arrivato a questo punto.
Se anche le istituzioni mettono le foto di persone con le borse sottosella in bella vista per promuovere la propria ciclovia, forse qualcosa è veramente cambiato in questi 10 anni.
Da pratica “selvaggia” ad hipsterismo a pratica comune: è il ciclo naturale di tutti i movimenti sociali.
Sarà un bene?
Secondo noi assolutamente sì: saremo contenti solo quando vedremo solo gente in bici con le borse attaccate!
