Un supporto modulare, versatile e robusto: ecco le Butterflyguns
Viaggiatori a Pedali ha iniziato la sua avventura nel mondo della produzione di componenti da bikepacking più di due anni fa, con la creazione delle Butterflyguns.
Il supporto consiste in un kit modulare che funge da estensione per il manubrio in modo da sostenere stabilmente una sacca o direttamente del materiale utile (es. tenda, sacco a pelo) senza schiacciare i cavi della bici. Un prodotto particolare e ben studiato utile sia per viaggiare che per trail o eventi in cui anche il lato performance viene curato.
“Sono un cicloviaggiatore, da alcuni anni uso il bikepacking come filosofia di viaggio. Ho sperimentato il primo prototipo durante una pedalata da Berlino a Venezia. Lo sviluppo continuo, con modifiche e miglioramenti ha portato alla creazione di un prodotto finale versatile e resistente.” – Renzo Fornaro, l’ideatore del progetto.

Il sistema modulare Butterflyguns è composto da due parti: una rigida, il supporto vero e proprio e una mobile che serve a fissare e contenere le borse da bikepacking.
PARTE RIGIDA
Il supporto vero e proprio è costituito da due barre in lega di alluminio lunghe 22 cm, da un tubo anteriore lungo a sua volta 22 cm e da due bicchierini nella parte posteriore fissati alle barre con due viti. Il tubo anteriore misura 22 mm di diametro per potervi fissare anche dei bar end mtb, in modo da ottenere una estensione tipo triatlhon da utilizzare nei lunghi rettilinei stradali o sterrati.
Le barre si fissano al manubrio con due ganasce dal diametro di 31,8 mm, adatte a tutti i manubri; sia mtb, che gravel o strada, l’importante è che non siano in carbonio.
Il tubo anteriore è fissato alle barre con un collarino integrato ed è chiuso alle estremità da due tappi in polietilene, mentre i due o-ring sono stabilizzati da una sgolatura alle estremità. Tutti i fori hanno filetto standard M4 e la viteria è in acciaio inox.
PARTE MOBILE
La parte mobile del sistema è costituita da due cinghie con fibbie di regolazione e da un pannello chiamato “guscio”. Le due cinghie vengono fissate ai bicchierini posteriori e al tubo anteriore, mentre il guscio si fissa alle cinghie per mezzo di due passanti con velcro all’interno per impedire che questo scivoli verso il basso.
Il guscio misura 28 x 24 cm ed è costruito con un tessuto di derivazione nautica antiscivolo e molto resistente chiamato “Rubbotex”. Sui due lati di 28 cm sono inserite due stecche in fibra di vetro per farlo rimanere rigido e non floscio anche se non completamente riempito. Il guscio si può rimuovere se non serve.
Le peculiarità del sistema modulare Butterflyguns è il mantenimento della stabilità delle borse a prescindere dal carico che si trasporta, evitando in ogni circostanza lo schiacciamento di guaine o cavi.
Le butterflyguns possono essere regolate in altezza, nel caso si usi una forcella ammortizzata. Nel tubo anteriore si può fissare tutta la strumentazione che comunemente si usa nelle uscite di qualsiasi durata: gps e fanale per esempio, lasciando completamente libero il manubrio. Il gps può essere così seguito senza distogliere lo sguardo dal terreno poichè sarà più rialzato del solito e le luci si potranno posizionare sopra i bagagli, senza creare fastidiose zone d’ombra.
I due O-ring sul tubo anteriore impediscono alle cinghie di scappare verso l’esterno. I due bicchierini posteriori, dove alloggiano le cinghie, sono posizionati per facilitare l’utilizzo con drop-bar. Nella parte alta delle due barre ci sono anche dei fori di misura standard per poter fissare un porta borraccia.
Il peso totale del supporto è di 490 grammi.
Il guscio esterno, su alcuni manubri particolari come il Jones, è utilizzabile senza le barre rigide.
Le butterflyguns sono già state utilizzate in varie competizioni internazionali: Tour Divide, Trans Continental Race, France Divide, Rovaniemi 150/300, Iditasport e nei più conosciuti trail Italiani così come in moltissimi viaggi in tutta Europa.
“L’obiettivo del mio progetto è quello poter togliere le borse che altrimenti rimarrebbero fisse sul telaio. Voglio dare la possibilità ai cicloviaggiatori di toglierle e portarle con se in tenda o in hotel.“ – Renzo Fornaro
